Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta

Basilica minore dedicata a Santa Maria Assunta, costruita nell’undicesimo secolo e ampliata nel Quattrocento.

Le tre navate, divise da colonne con capitelli tutti diversi tra loro, ospitano una serie di altari marmorei del Settecento.

Si possono ammirare il fonte battesimale, una statua di San Michele del 1538, un coro in noce di fine ‘500, una pala in pietra del ‘400, e un mastodontico organo con 2135 canne. Il soffitto è in legno dorato arricchito da 5 quadri.

Edificata nella seconda metà dell’ XI secolo per volere del conte Umfrido d’Altavilla, signore della città, a cavallo dei due quartieri più antichi “Piaggio” e “Fondovico”, fu ampliata nel quattrocento secondo linee romanico – rinascimentali.
Di questa prima chiesa restano due archi con capitelli bizantineggianti e alcuni affreschi parietali trecenteschi. Sulla facciata principale, rivolta ad ovest, domina un rosone di eccezionale bellezza e originalità. L’interno, a pianta basilicale, presenta tre navate scandite da colonne su cui poggiano capitelli di raffinata manifattura tutti diversi tra loro. I paliotti di diversi altari sono tarsie in marmi policromi con motivi madreperlacei di fine seicento; il soffitto è di evidente stile barocco in legno dorato su cui dominano cinque tele.
Di notevole interesse sono sulla navata di destra: un crocifisso ligneo di ispirazione rinascimentale, una pala in pietra di Bitonto del 1468 opera di uno scultore locale, Guido da Guida, un San Michele in monoblocco di mazzaro, pietra locale, datato 1538 e attribuito a Stefano da Putignano, il fonte battesimale dove ricevette nel 1650 il battesimo Pier Francesco Orsini, futuro Papa Benedetto XIII.


Lungo la navata di sinistra si ricordano: l’affresco bizantineggiante quattrocentesco della Madonna del Piede, il cappellone eretto dalle fondamenta da Monsignor Arcasio Ricci nel 1632 in cui si conserva un organo secentesco; il rilievo di tardo cinquecento della Madonna di Costantinopoli.
Nel presbiterio si erge un coro in noce di fine cinquecento, ricostruito dal vescovo Antonio Maria Manzolio (1581-1593), al di sopra del quale si staglia un organo in legno dorato dotato di 2135 canne.


Alla chiesa è annessa una sacrestia con straordinario soffitto rifatto dal vescovo Manzolio, un armadio in noce sulla parete sud creato da Arcangelo e Gennaro Ricciardelli nel 1561, due armadi del 1714 fatti costruire dall’allora arcivescovo di Benevento,Fra Vincenzo Maria Orsini (futuro papa Benedetto XIII) in cui si conservano paramenti sacri databili dal secolo XVI. La torre campanaria è stata ricostruita sulla torre dell’antico castello normanno.

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